Qualsiasi atleta, per esprimersi al meglio, deve essere consapevole dello stretto legame tra lo "sport" che pratica e la sua "psicologia".
Molti calciatori concentrano il lavoro solo sul piano tecnico e spesso si trovano a chiudere la carriera con risultati soddisfacenti, ma non ottimali. Il segreto di molti "campioni" è proprio la Consulenza Psicologica Professionale. Il calciatore crea con lo Psicologo Sportivo una relazione che spazia dagli aspetti motivazionali sino alla consapevolezza che ciascuno deve avere delle proprie caratteristiche di personalità.
Un campione è una "macchina" che diventa "perfetta" se viene gestita a 360 gradi. La relazione professionale che si instaura tra il calciatore ed il suo Psicologo Sportivo permette l’analisi di tutti i processi che caratterizzano la prestazione motoria con la strutturazione di quelle consapevolezze che sono necessarie per l’ottimizzazione dell’apprendimento tecnico-tattico.
Ricerche internazionali hanno confermato come i calciatori professionisti che vengono seguiti da uno Psicologo dello Sport incrementano di oltre il 60% le loro prestazioni agonistiche e risultano più soddisfatti rispetto a chi non segue tale percorso.
Un calciatore professionista migliora se comprende che la sua stagione, i risultati e la singola prestazione sono influenzate dalle percezioni psicologiche che vive. La Consulenza Psicologica Sportiva è la via maestra per migliorare il proprio approccio mentale.
Cosa fa?
Aiuta l'atleta a:
• migliorare la capacità di rendimento e la prontezza rappresentata dagli impulsi, dai sentimenti, dalla volontà;
• trattare sintomi e disagi come l'ansia da prestazione agonistica, la depressione, il panico, i disturbi alimentari;
• gestire le emozioni;
• prepararsi alle gare con il giusto approccio mentale;
• approfondire la conoscenza della personalità per esprimersi al meglio.
Perchè lo fa?
L'intervento psicologico mira a:
• perfezionare la pratica sportiva;
• gestire situazioni psichiche intense come l'aggressività, stati d'ansia, pressioni del "risultato obbligato";
• incrementare il senso di autostima;
• ridurre i cali di concentrazione o di rendimento nella fase conclusiva della stagione.
Come lo fa?
Studiando le varie componenti del fenomeno sportivo;
effettuando l'esame soggettivo con colloqui, test, osservazioni dirette sul campo e strumenti specifici;
seguendo l'atleta a 360° dall'allenamento ai rapporti di squadra, dall'inserimento al trasferimento, dalle reazioni emotive, come il successo o l'insuccesso, dall'analisi del tifo al comportamento agonistico, dall'ansia da prestazione all'obbligo del risultato.
Per chi lo fa?
• I "Top Player";
• i calciatori e gli atleti professionisti che vogliono ottimizzare le prestazioni ed il benessere;
• il Team che vuole risolvere problematiche collettive e costruire un "mental approach" vincente, positivo ed evolutivo;
• i giovani calciatori ed atleti che soffrono di sintomatologie specifiche come ansia, panico, somatizzazioni, algie varie e rischiano di compromettere la carriera;
• gli atleti che devono rielaborare un infortunio oppure essere subito inseriti ad alti livelli dopo un periodo di stop.
